La legalità non è un'opinione all'Istituto Comprensivo 3 Asti
La legalità non è un'opinione all'Istituto Comprensivo 3 Asti
La legge 92 del 2019 ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’educazione
civica. All’articolo 3 prevede, tra le tematiche di riferimento per lo sviluppo delle
competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento, l’educazione alla legalità
e al contrasto delle mafie, la conoscenza della Costituzione, delle istituzioni dello
Stato italiano, dell'Unione europea e degli organismi internazionali. La norma
cita: “L'insegnamento della legalità costituisce una delle frontiere educative più
importanti e ha l'obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani
cittadini e le istituzioni per incentivare l'assunzione di responsabilità del singolo
verso la collettività.”
Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica per l’anno 2024-25
riportano:”Rafforzare il nesso tra il senso civico e l’idea di appartenenza alla
comunità nazionale potrà restituire importanza, fra l’altro, al sentimento dei
doveri verso la collettività, come prescritto dall’articolo 2 della Costituzione,
nonché alla coscienza di una comune identità italiana come parte, peraltro, della
civiltà europea ed occidentale e della sua storia, consapevolezza che favorisce
un’autentica integrazione.” In questo contesto, quindi, la Scuola, intesa come
ambiente organizzato di apprendimento, deve essere sempre più un centro di
educazione permanente per i giovani e per la collettività e deve aprirsi alle
istanze del territorio, considerato come un’aula scolastica decentrata, in cui gli
allievi fanno esperienze per arricchire i loro saperi già formalizzati, attivare
relazioni significative e riflettere sui propri vissuti.
Alla luce di questa premessa l’Istituzione ha posto in essere il progetto “LA
LEGALITÀ NON È UN’OPINIONE” che ha come obiettivo quello di promuovere la
legalità attraverso i temi del rispetto delle regole, del corretto utilizzo della rete
internet e dei valori della Costituzione, per la costruzione di una società
responsabile fondata sui valori della solidarietà, amicizia e libertà, attraverso
incontri con rappresentanti della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità.
Si prevede la partecipazione attiva dei seguenti attori:
-Questore di Asti dott.ssa Di Donato Marina e personale della Questura nelle
classi terze scuola primaria per affrontare le tematiche della Cittadinanza attiva
e Costituzione, il rispetto dell’ambiente, la solidarietà e l’inclusione. È previsto
anche un contributo del personale della Polizia Ferroviaria con il progetto “Train
to be cool”;
- personale della Sezione Operativa Cibernetica nelle classi seconde scuola
secondaria di primo grado, tratterà i temi della cittadinanza digitale e della
sicurezza on line nonché quelli legati all’evoluzione del significato di amicizia
nell’era dei social network e di internet, alle devianze giovanili ed ai
comportamenti trasgressivi ed illeciti posti in essere sull’influenza delle tendenze
imposte dalla rete;
-personale della Sezione Polizia Stradale nelle classi terze scuola secondaria di
primo grado favorirà l’interiorizzazione delle regole di comportamento stradale:
comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (pedoni, ciclisti e
passeggeri); rispettare, la segnaletica stradale; riconoscere le situazioni
negative, psicologiche e fisiche, che interagiscono con la circolazione stradale;
Si prediligerà un’organizzazione di tipo laboratoriale per sollecitare gli studenti
ad esprimersi in un clima di collaborazione e secondo le modalità della ricerca-
azione.
Si cercherà di attivare modalità di lavoro dinamiche, operative, che non
escludano lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale, si
prevederanno visite alla Questura per “vivere” le Istituzioni del territorio.
Ieri 28 novembre, il progetto, che si svolgerà nell’arco dell’intero anno scolastico,
ha avuto inizio con l’intervento del Questore Marina Di Donato in una classe terza
primaria.
La Dottoressa Di Donato, con parole semplici che hanno fatto trasparire la
passione e l’ardore per i principi dettati dalla Costituzione, ha tenuto una lezione
di legalità partecipata mantenendo viva l’attenzione dei ragazzi.
I giovani uomini e le giovani donne sono stati guidati nella comprensione
approfondita dei primi 3 articoli della Costituzione che avevano già trattato nei
giorni precedenti con le loro docenti. Il Questore ha fatto ragionare i ragazzi sui
valori fondamentali per vivere in una società civile, vivere in maniera
coscienziosa e attiva, sviluppare il senso delle regole.
Ed ecco che in aiuto ci viene la nostra Costituzione che da sola riesce a spiegarci
quali sono i diritti fondamentali di ciascun individuo.
“Fin dalla più tenera età gli uomini e le donne hanno bisogno di conoscere il
valore della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto per se stessi e per chi ci sta
intorno.” ha puntualizzato la dottoressa Di Donato, aggiungendo “Dobbiamo
partire dal concetto a loro più vicino: la regola. Perché darsi delle regole? Perché
sono necessarie le regole nella nostra vita quotidiana?”
I ragazzi hanno compreso che in qualsiasi comunità, come la famiglia e la scuola,
è indispensabile darsi delle regole per assicurare a tutti i suoi membri uno spazio
di dignità e di libertà e permettere loro di interagire in maniera costruttiva con
gli altri.